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Cintiq Pro 24 – lo strumento per i professionisti creativi

La tavoletta grafica Cintiq Pro 24 è una delle ultime novità di Wacom. Giusto per chi ancora non conosca cosa sono le tavolette grafiche, sono degli strumenti di input, come un mouse ma molto più evoluti, che attraverso una penna consentono di spostare il puntatore sul computer. I vantaggi più immediati sono la completa libertà di movimento della mano ed il riconoscimento di pressione ed inclinazione della penna. In altro parole: delle potenzialità incredibili e un ulteriore spinta per la creatività.

È uno strumento ideato su misura per i creativi, ma non solo. Fa parte di una gamma di dispositivi che comprende cinque dimensioni di schermo (13, 16, 22, 24, 32 pollici) disponibili anche nella versione touch.

Avevo già lavorato con la versione precedente (Cintiq 24HD) e appena aperta la scatola ho notato subito che il design è stato totalmente rivisto. Mi ha colpito lo spessore (inferiore rispetto al precedente) e la finitura del monitor che ha un effetto satinato. Il design è molto pulito e sono spariti gli ExpressKey che si trovavano su entrambi i lati.

Design

A prima vista è proprio una gioia per gli occhi! Inizio subito a collegare i cavi, che con enorme piacere sono solo due: alimentazione e USB-C per collegarlo al mio MacBook Pro. Per chi non avesse la USB-C sono compresi nella scatola tutti i vari cavi per ingresso USB standard ed ingresso video (USB a USB, DisplayPort a DisplayPort, HDMI 2.0 a HDMI, USB-C a USB-C cable, adattatore da DisplayPort a Mini DisplayPort, microUSB a USB per il telecomando ExpressKey).

L’unica perplessità l’ho avuta con il coperchio che bisogna sollevare per collegare i cavi, dà l’impressione di spezzarsi se si applica troppa forza, ma in realtà è molto resistente. Ho apprezzato molto i dettagli che permettono ai cavi di stare al loro posto senza aggrovigliarsi e senza sporgere dalla tavoletta.

Lo spazio ricavato da questo alloggio posto nel retro serve anche per ospitare il Wacom Pro Engine, un processore che trasforma il dispositivo in un  PC all-in-one perfettamente autonomo. Purtroppo non ho avuto modo di provarlo.

Ma torniamo all’installazione, collego i cavi, appoggiando il display con molta attenzione sul tavolo, installo i driver e sono pronta a lavorare.

Impressioni

Prime impressioni: le dimensioni sono importanti 677 x 394 x 47 mm ed il dispositivo “rischia” di occupare buona parte della scrivania. Il peso è importante (7,2 kg) ma si gestisce senza problemi. Può essere utilizzato appiattito sulla scrivania o leggermente inclinato grazie ai piedini incorporati che sono robusti e solidi da sopportare forti pressioni. Personalmente preferisco lavorare con la tavoletta appoggiata sui piedini, ma sono previsti come opzione altri supporti come il Vesa Mount Adapter, il Desk Arm o il semplice Ergo Stand. 

Osservando meglio il dispositivo la connettività è buona: due porte USB 3.0 sui lati destro e sinistro, oltre a un jack standard da 3,5 mm e uno slot per schede SD di dimensioni standard. Sul retro è presente un’altra porta USB-C più connettori HDMI 2.0, DisplayPort e USB-A. In alto a destra ci sono 4 piccole icone che riportano velocemente ai settaggi tramite Wacom Desktop Center (che serve anche per gli aggiornamenti dei driver) e la visualizzazione di una tastiera.

La penna è la Wacom Pro Pen 2, già utilizzata dalla MobileStudio Pro e dalla nuova Intuos Pro. Con i suoi 8192 livelli di sensibilità alla pressione è spettacolare e non ha rivali sul mercato. Possono sembrare un’esagerazione, ma non è così. La sensibilità fa in modo che ogni persona possa settore la penna in base alle sue specifiche esigenze grazie ad un semplice diagramma che si trova nel pannello delle preferenze.

Una delle novità che ho apprezzato è il telecomando Express Key, l’evoluzione dei tasti che erano integrati nella versione precedente del Cintiq. Questo telecomando è più funzionale e soprattutto può essere posizionato dove risulta più comodo, anche appoggiato sul lato del monitor. Con 17 tasti personalizzabili e un Touch Ring multifunzionale può egregiamente sostituire la tastiera, anche per una persona che come me è abituata a lavorare con una mano sulla tavoletta e una sulla tastiera per le scorciatoie. Rende semplice e veloce l’ottimizzazione della configurazione per il tuo specifico flusso di lavoro e in base al programma che stai utilizzando. Il telecomando può essere collegato per caricarlo direttamente alla tavoletta oppure al computer.

Display

Il display ha un formato 16: 9, con risoluzione 4K Ultra HD 3840×2160. Il pannello LCD IPS offre una copertura del 99% dello spazio colore Adobe RGB. I colori visualizzabili sono 1,07 miliardi (colore a 10 bit) ed il rapporto di contrasto è 1000:1. La luminosità dichiarata è 350 cd/m2. Tutto questo rende le immagini molto dettagliate e nitide. La tavoletta è pressoché priva di parallasse e jitter. Il display è in vetro leggermente satinato per ridurre bagliori e riflessi, ricrea la sensazione della penna su carta durante il disegno. L’angolo di visualizzazione è ampio 176°. Come per tutti i display la calibrazione è sempre un passaggio obbligato per ottenere dei colori veritieri.

Avere il Cintiq sulla mia scrivania è sempre una grande emozione, le ore passate a scoprire le potenzialità dell’interazione della penna con i programmi di grafica volano. In particolare da qualche tempo sono letteralmente catturata dai pennelli di Kyle, gratuiti insieme all’abbonamento Adobe. Credo che sia uno dei modi più spettacolari per sfruttare al massimo le potenzialità di questo strumento. La sensazione di avere così tanti strumenti creativi utilizzando una sola “penna” è fantastica.

Pensavo che una tavoletta grafica così grande potesse stancarmi di più il braccio, invece anche dopo numerosissime ore di utilizzo non ho avuto problemi di affaticamento. Sarà stata complice l’emozione? 🙂

Conclusioni

Inutile dire che questa tavoletta grafica sia il miglior acquisto che un professionista della creatività possa effettuare. Il costo è impegnativo ma viene velocemente ripagato dal risparmio in tempo che ne deriva dall’ottimizzazione del flusso di lavoro.

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